Le nuove frontiere del sistema
agroalimentare transitano da sensori non distruttivi, passaporti
di prodotto anti contraffazione, 'antidoti' contro le fake news,
nutraceutica, brand identity: ecco alcuni degli argomenti
affrontati il prossimo venerdì 21 ottobre al convegno a Pisa
'Innovabile, la fabbrica del cibo 4.0 per filiere a scarti zero'
organizzato dal Disaaa - a - Dipartimento di scienze agrarie,
alimentari e agro-ambientali] dell'Università di Pisa col
contributo del ministero delle Politiche agricole alimentari e
forestali.
Il convegno pisano, che intende fare il punto sullo stato
dell'arte e tracciare le tendenze di un agroalimentare sempre
più innovativo e sostenibile, affronterà anche temi come lo
sviluppo del packaging 'green', l'utilizzo dei sottoprodotti e
riduzione degli scarti, risparmio energetico, minimo impatto
ambientale. Fari puntati anche 'naturalità' e 'salubrità' di un
cibo sempre meno "contaminato" da additivi chimici. Obbiettivo
oggi raggiungibile con controlli dei processi produttivi
effettuati in forme non distruttive, grazie a sensori assemblati
ad hoc in grado di prolungare la shelf-life. Ad esempio quelli
che permettono di misurare la pressione e la temperatura
all'interno di una bottiglia di vino e di valutarne così il
ruolo dalla tappatura all'affinamento, con conseguente riduzione
del ricorso alla chimica per contrastare l'ossidazione. Si
parlerà però anche di altri tipi di sensori, come quelli per
valutare la temperatura e l'umidità nei processi di cottura e di
raffermamento del pane, consentendone il controllo. Un tema di
punta sarà poi l'opportunità di arricchimento degli alimenti con
sostanze bioattive, insetti e scarti di filiera per la
produzione di superfood che uniscano i vantaggi dei prodotti
funzionali con quelli degli alimenti nutraceutici e al contempo
incrementino la sostenibilità ambientale. In questa prospettiva
rientra la possibilità di ricavare prodotti dagli scarti
dell'industria agroalimentare grazie ai solventi Nades:
naturali, atossici ed efficienti anche a basse temperature,
permettono di creare composizioni irraggiungibili con i solventi
convenzionali. Non mancherà un approfondimento su tecniche di
autocontrollo e di certificazione della qualità per la lotta
alle frodi.
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