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Al Meyer messa a punto una nuova cura contro la scabbia

Al Meyer messa a punto una nuova cura contro la scabbia

Rivisitata un'antica ricetta a base di zolfo

FIRENZE, 27 marzo 2024, 12:39

Redazione ANSA

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Sta funzionando pressoché nella totalità dei casi fin qui trattati, senza effetti collaterali significativi: è la "nuova" cura per la scabbia messa a punto dagli specialisti dell'Aou Meyer, Irccs, guidati da Cesare Filippeschi, dermatologo, rivisitando un'antica ricetta a base di derivati dello zolfo in uso fin dai primi del'900.
    I risultati preliminari dello studio, tuttora in corso, spiega una nota, sono appena stati pubblicati in una lettera all'editore sulla prestigiosa rivista International Journal of dermatology. Negli ultimi anni i casi di scabbia, malattia pruriginosa molto contagiosa causata dal un acaro che compie il suo intero ciclo vitale nell'epidermide umana, sono molto aumentati, complice la ripresa degli spostamenti internazionali.
    Non esclusa anche una certa resistenza maturata dall'acaro responsabile della malattia. "Tradizionalmente per curare la scabbia si utilizza la permetrina, e negli ultimi anni è stata inserita in seconda linea l'ivermectina per via orale: ma la nostra esperienza clinica ci ha dimostrato che spesso non bastava più - racconta il dottor Filippeschi -. Da qui, dialogando con i colleghi del Bambino Gesù, alla luce della loro esperienza decennale con l'uso della molecola in modo efficace e sicuro, è nata l'intuizione di trattare i pazienti affetti con un preparato allo zolfo al 17% di concentrazione, però basato su un 'veicolo gentile', una crema emolliente e non irritante quindi". Al Meyer è stato messo a punto anche un protocollo di somministrazione nuovo: la crema si applica la sera e poi per tre giorni la si tiene applicata, senza lavaggi, in modo da creare una 'barriera' occlusiva di zolfo e poi si ripete il trattamento (rigorosamente su tutta la famiglia e sui conviventi), la settimana successiva. I risultati, si sottolinea dal Meyer, sono molto incoraggianti: nello studio sono stati arruolati 22 pazienti, ma quelli effettivamente curati con successo con la nuova terapia sono molti di più e all'ospedale pediatrico fiorentino questa è diventata la terapia d'elezione per la scabbia: "Questa scoperta sta suscitando interesse da parte di altri centri nazionali e internazionali. Peraltro si tratta di un preparato galenico che ha un costo ridotto rispetto alle altre terapie in commercio", aggiunge Filippeschi.
   

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