Sono stati in 90, la notte scorsa, a dormire fuori dalle proprie case a Marradi, il comune in provincia di Firenze epicentro del forte terremoto di 4.9 di magnitudo di lunedì scorso, seguito da decine e decine di scosse. Lo rende noto la Protezione civile regionale.
La notte appena trascorsa è stata più tranquilla: dalla mezzanotte nessuna scossa pari o superiore a magnitudo 2 fino alle 5:05 quando l'Ingv ne ha registrato una di 2.1. Stamani poi alle 10:35, c'è stata una scossa di 2.6.
Tra quanti hanno dormito fuori in 63, spiega la Protezione civile della Città metropolitana hanno utilizzato la palestra allestita dal Comune e le tende tirate su ieri dalla Protezione civile regionale. Gli altri si sono organizzati in autonomia con i camper o con tende nel proprio giardino. L'attività di assistenza da parte della Protezione civile regionale, si spiega dalla Regione, continuerà anche nei prossimi giorni e accompagnerà il progressivo rientro alle condizioni di normalità. Prosegue anche l'assistenza alla popolazione di Marradi anche da parte della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze in collaborazione con Regione e Unione dei Comuni Mugello. "Sono 63 i cittadini - si spiega appunto - che hanno utilizzato le strutture di accoglienza messe in campo con il contributo della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze". Inoltre "proseguono le attività di supporto al Centro operativo comunale di Marradi, di logistica dei trasporti e degli allestimenti anche con il fondamentale ausilio dei volontari del coordinamento metropolitano (e locale) che hanno garantito e garantiranno nei prossimi giorni il presidio notturno delle aree di accoglienza aperte in orario 20-8". Sul posto anche le squadre dei Vigili del Fuoco e i tecnici del servizio sismico regionale per i controlli statici sugli edifici. In azione anche 5 squadre del Genio civile regionale per le verifiche sui dissesti franosi dello scorso maggio.
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