(ANSA) - LIVORNO, 01 GIU - Avrebbero sfruttato il lavoro per
lo più di loro connazionali pakistani, impiegati nella raccolta
di ortaggi e frutta nelle campagne delle province di Livorno e
Pisa, con turni di 10 ore al giorno, 7 giorni su 7, per una paga
di 5 euro l'ora, senza alcun versamento di contributi. E' quanto
contestato a due fratelli di 50 e 45 anni, indagati per
intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ovvero di
caporalato, nell'ambito di un'inchiesta della squadra mobile di
Livorno che ha portato anche al loro arresto, del più grande
l'anno scorso, del più giovane recentemente.
La misura di custodia cautelare ai domiciliari era stata
emessa dal gip nel gennaio 2022: il 50enne era stato subito
rintracciato, il 45enne, che era tornato in Pakistan, è stato
arrestato giorni fa all'aeroporto di Pisa, al rientro in Italia.
Per l'accusa, i due fratelli avrebbero approfittato dello
stato di necessità e di inferiorità psicologica in cui i
braccianti si trovavano, minacciandoli altrimenti di lasciarli
senza lavoro e senza alloggi, per i quali pretendevano da ogni
connazionale 150 euro, decurtandoli dalla paga mensile.
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