E' andato alla casa editrice
fiorentina Edizioni Clichy il Premio nazionale per la traduzione
2021, nella categoria Premi maggiori, riconoscimento conferito
dalla direzione generale biblioteche e diritto d'autore del
ministero della Cultura. Il premio, spiega una nota, è destinato
a traduttori ed editori che abbiano contribuito, con le loro
opere, ad elevare la quantità e la qualità degli scambi
reciproci fra la cultura italiana e le altre culture.
Clichy, si legge nel decreto firmato dal ministro Dario
Franceschini, "vanta un catalogo già ricco a forte connotazione
letteraria, con titoli sempre di grande interesse e generalmente
inediti; si apre inoltre alla non-fiction americana (Jessica
Bruder, John Updike), alla cultura pop (Jane Birkin), alla
letteratura per ragazzi, alla saggistica". E ancora, la casa
editrice, nata nel 2012, "ha introdotto e/o tradotto in Italia
Antoine Volodine, Joann Sfar, Régis Jauffret, Jean d'Ormesson,
testi di memorialistica (le Lettere inedite di Maria Antonietta,
Louise Michel), classici letterari (Jack London, Balzac, Dumas;
Romola di George Eliot, a cura di Giovanni Maria Rossi). Tra i
titoli proposti da Clichy si segnala Little Boy di Lawrence
Ferlinghetti, pubblicato nel 2019 da Doubleday (del gruppo
Penguin) per il centesimo compleanno dell'autore".
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