Una persona è rimasta ferita nel crollo di un muro a Calenzano (Firenze), in via del Dietro Poggio. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure a una passante di 49enne già trasferita in ospedale. Secondo quanto ricostruito, quando è stata colpita dai detriti stava camminando lungo la strada. Il crollo ha interessato un muro di contenimento di un terreno lungo circa 60 metri ed alto due metri e mezzo. La strada, solitamente dedicata solo al transito di ciclisti e pedoni, di recente era stata aperta anche al traffico veicolare a causa di lavori che interessavano la viabilità della zona. Le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per verificare che non siano rimaste coinvolte altre persone e per questo motivo stanno intervenendo anche mezzi meccanici per la rimozione veloce delle macerie dai comandi di Firenze e Prato. La donna deceduta era residente nella zona, stava camminando lungo la strada quando è stata investita dal crollo improvviso di una porzione alta circa due metri e mezzo e lunga 60. Le cause del cedimento sono in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco. Il muro delimita il parco di una villa disabitata da tempo. Secondo quanto appreso, di recente l'edificio è stato acquistato da un medico statunitense. La nuova proprietà tuttavia non aveva ancora iniziato i lavori di ristrutturazione dell'immobile. Le autorità stanno contattando il proprietario negli Usa per intimargli di procedere alla messa in sicurezza della porzione di muro di cinta rimasta in piedi. La strada dove si è verificato il crollo da questa mattina è chiusa al traffico, anche pedonale. "Siamo profondamente addolorati per questa notizia. Esprimiamo sincere condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia". Così il sindaco di Calenzano (Firenze) Riccardo Prestini, dopo la morte della 49enne travolta questa mattina dai detriti e dalle pietre di muro di cinta di una villa crollato. "In attesa di avere conferme in merito alle cause del crollo - ha detto ancora il primo cittadino - stiamo contattando i proprietari del terreno e del muro, i quali si trovano ora negli Stati Uniti, per notificare il sequestro dell'area e intimare la messa in sicurezza della restante parte del muro".
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