Il sindaco di Firenze Dario
Nardella, la vicesindaca Cristina Giachi, il presidente del
Consiglio regionale Eugenio Giani, l'assessore Andrea Vannucci
ed ancora Carlo Conti, Joe Barone, Giancarlo Antognoni ma anche
centinaia di fiorentini e non solo da stamani stanno rendendo
l'ultimo omaggio al cantante Narciso Parigi, alla camera ardente
allestita nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio.
"Noi - ha detto Nardella uscendo dalla camera ardente - non
dimenticheremo mai il sorriso e la voce di Narciso e credo che
il modo più bello per ricordarlo sia proprio quello di cantare
le sue canzoni, eseguire le sue musiche. Era questo il suo
sogno: che la sua musica non tramontasse mai. Ha portato Firenze
nel mondo, Narciso è stato amato non soltanto a Firenze e in
Italia ma anche negli Stati Uniti. Tra un mese vogliamo
dedicargli una giornata di musica con artisti e cantanti che
inviteremo un po' da tutta Italia per ricordarlo. Abbiamo
chiesto al Maggio musicale di eseguire alcune sue musiche,
vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni musicali e faremo una
bella giornata". "Intanto ai familiari va il mio abbraccio e il
cuore di tutta la città - ha ripreso il sindaco -. Sappiamo
benissimo quanto Firenze sia legato a quest'uomo, l'affetto che
c'era tra Narciso e i fiorentini, non solo i tifosi. E' un
affetto commovente". Nardella infine ha annunciato che "con la
Fiorentina ci piacerebbe vedere se possiamo dedicargli un luogo
del Franchi. Io stavo già pensando a un luogo importante del
nostro stadio e troveremo anche qui il modo". Accanto al feretro
i figli Daniela e Andrea, diversi familiari e amici. L'abbraccio
di Firenze "è stato incredibile - ha detto il figlio Andrea -.
Siamo grati alla città di Firenze e a tutte le persone che hanno
partecipato, ci hanno fatto sentire meno doloroso questo
momento". Sulla bara la maglia della Fiorentina con la scritta
Narciso e sotto il numero 1. In sala presenti il gonfalone del
comune di Firenze.
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