Crioterapia e piscina: Sofia
Goggia ha cominciato gia' stamani la riabilitazione con
l'obiettivo di far sgonfiare al più presto il ginocchio sinistro
dopo la brutta caduta di ieri nel superG di Cortina, in vista
delle Olimpiadi di Pechino. Dopo una notte sicuramente non
facile nella casa di Bergamo con i suoi familiari, per la
campionessa olimpica e' cominciata cosi' una nuova dura sfida.
Per l'assistenza e gli interventi di fisioterapia e di
riabilitazione fisica , come purtroppo le e' gia' successo in
passato, Sofia e' solita fare riferimento a tre diversi centri
specializzati di Mantova, Verona e Bergamo. Anche questa volta,
come sempre per lei, quella di Sofia è una sfida contro il
tempo. In pista per essere la piu' veloce di tutte e adesso per
arrivare in tempo a recuperare la forma fisica , sicurezza e le
energie mentali che le servono per difendere a Pechino il 15
febbraio il titolo olimpico di discesa libera, vinto quattro
anni fa in Corea. Il calendario parla dunque di un mese ma in
realta' il tempo a disposizione è molto meno molto meno, visto
che prima della gara ci sarà da fare nei giorni precedenti
almeno una prova cronometrata. E poi prima del 15 a Pechino ci
sara' il superG dell'11 febbraio, competizione che potrebbe
servire all'azzurra almeno per testare in pista le sue reali
condizioni e soprattutto ritrovare al più presto il clima di
gara. E' comunque ancora presto per capire quando Goggia,
designata come portabandiera azzurra alla cerimonia d'apertura,
potra' andare in Cina. Intanto la coppa del mondo va avanti
senza di lei: domattina a Plan de Corones gigante donne con
l'Italia che si affida cosi' soprattutto a Marta Bassino e
Federica Brignone. Domani sera, invece , a a Schladming, in
Austria, slalom speciale uomini. gli azzurri devono far
dimenticare la grandissima occasione buttata al vento domenica
nello speciale di Kitzbuehel quando dopo al prima ma manche Alex
Vinatzer era al comando e Giuliano Razzoli 4/o, ma non sono
riusciti a confermarsi nella seconda manche.
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