Tempo di tagli alle retribuzioni in
casa McLaren, primo team di F1 a piegarsi alle conseguenze
economiche provocate dalla pandemia. Lo stop forzato della
stagione di F1, e tutti i problemi connessi, hanno spinto la
scuderia britannica a mettere in congedo forzato una parte dei
circa 900 dipendenti, per altri si profila un periodo di tre
mesi di cassa integrazione, mentre quelli che restano in
servizio si vedranno lo stipendio decurtato. Anche i piloti
Carlo Sainz e Lando Norris hanno detto sì alla riduzione
dell'ingaggio, nella stessa percentuale di tutti gli altri
dipendenti del gruppo.
La scuderia ha fatto sapere che questi provvedimenti fanno parte
di un piano "per garantire che i dipendenti possano tornare al
lavoro man mano che lì'economia si riprende" dopo il passaggio
della pandemia. Secondo la Bbc, l'ad della McLaren Zak Brown
avrebbe informato delle sue decisioni le altre squadre di F1.
A causa della pandemia, i primi otto gran premi del 2020 sono
stati annullati e altri dovrebbero seguire la stessa sorte.
L'ad della F1 Chase Carey ha detto che spera si possa arrivare a
una stagione di 15-18 gare , specificando che a questo punto
ogni gp potrebbe cambiare la sua data originaria.
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