(ANSA) - PARIGI, 02 GIU - L'Ambasciata d'Italia a Parigi ha
ospitato nella serata di ieri il ricevimento in occasione della
festa della Repubblica Italiana. Al tradizionale appuntamento
nello storico Hotel de la Rochefoucauld-Doudeauville, hanno
preso parte oltre 1.000 invitati tra rappresentanti delle
istituzioni, della comunità diplomatica, delle imprese, dei
media e della società civile italiana e francese. Nel segno
dell'amicizia italo-francese, si sono uniti alle celebrazioni la
Ministra dell'Europa e degli Affari Esteri, Catherine Colonna,
il Ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, il Ministro
della Solidarietà, dell'Autonomia e delle persone con
disabilità, Jean-Christophe Combe e la Sottosegretaria di Stato
agli Esteri con delega allo sviluppo, alla francofonia e ai
partenariati internazionali, Chrysoula Zacharopoulou. Presenti
altresì numerosi membri dell'Assemblea Nazionale, del Senato
francese e del Parlamento Europeo.
Dopo gli inni nazionali ed europeo eseguiti dal Quartetto ad
archi della Guardia Repubblicana della Gendarmeria Nazionale e
dal cantante del coro dell'Esercito francese, sono seguiti i
discorsi dell'Ambasciatrice d'Italia a Parigi Emanuela
D'Alessandro e della Sottosegretaria di Stato Chrysoula
Zacharopoulou, in rappresentanza del Governo francese. Nel suo
discorso, l'ambasciatrice D'Alessandro ha ricordato la data del
2 giugno 1946, quando "gli italiani, scegliendo la Repubblica,
cominciarono a costruire una nuova storia, abbracciando con
convinzione anche gli ideali delle Nazioni Unite, della
solidarietà atlantica ed europea, impegnandosi in contesti
multilaterali come fattore di stabilità, pace e mediazione. Oggi
- ha proseguito - l'aggressione all'Ucraina da parte della
Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della
nostra società internazionale, e causa terribili sofferenze al
popolo ucraino, con conseguenze drammatiche per il mondo intero.
L'Italia è a fianco al popolo ucraino in questa battaglia a
difesa della libertà, non solo perché è giusto farlo, ma anche
perché stare con l'Ucraina significa proteggere quegli ideali di
sicurezza e democrazia che perseguiamo con fermezza da oltre 70
anni".
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