La Turchia cerca un ruolo di
mediatrice tra Russia e Ucraina per aiutare a risolvere le
tensioni tra i due Paesi a causa dell'aggravarsi del conflitto
in corso dopo l'ammassamento di truppe russe nelle zone di
confine. "Con il consenso di entrambe le parti, possiamo offrire
ogni tipo di sostegno per facilitare [la situazione] e mediare"
ha affermato oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che
vanta un rapporto privilegiato con i capi di Stato di entrambi i
Paesi.
Da quando è stato eletto nel 2019, il presidente ucraino
Volodymyr Zelensky ha incontrato Erdogan almeno cinque volte,
più di qualunque altro leader internazionale, e ha siglato con
Ankara un accordo per l'acquisto di droni di produzione turca
che recentemente sono stati utilizzati dalle forze ucraine nel
conflitto contro la Russia nella regione del Donbass.
La vendita di materiale bellico dalla Turchia all'Ucraina
aveva provocato critiche da parte di Mosca creando distanze tra
Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin. Dopo una crisi tra
il 2015 e il 2016, Ankara e Mosca hanno ritrovato un fitto
rapporto di cooperazione e nel 2017 la Turchia ha acquistato il
sistema di difesa missilistico S-400 dalla Russia, operazione
che ha aggravato tensioni già esistenti tra Ankara e Washington.
Nonostante rapporti stretti e cordiali, Erdogan e Putin non
hanno mai superato le distanze rappresentate dai conflitti in
corso in Siria e Libia, dove Turchia e Russia sostengono fronti
avversari.
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