La gestione dell'evacuazione afghana
da parte del ministero degli Esteri britannico dopo che i
talebani hanno preso il potere a Kabul, è stata "disfunzionale"
e "caotica". E' quanto afferma un ex alto funzionario del
Foreign, Commonwealth- Development Office (Fcdo), riferisce la
Bbc.
Secondo il whistleblower Raphael Marshall, il procedimento
per scegliere chi avrebbe potuto prendere un volo per fuggire da
Kabul è stato "arbitrario" e migliaia di e-mail con richieste di
aiuto non sono state lette. L'allora ministro degli Esteri,
Dominic Raab, è stato lento nel prendere decisioni, ha aggiunto.
Un portavoce del governo ha affermato che il personale ha
"lavorato instancabilmente" alla "missione più grande del suo
genere da generazioni". E una fonte vicina a Raab sostiene che
la verifica dell'identità e la garanzia di una evacuazione
sicura sono state le principale sfide in quel momento. Il Regno
Unito ha evacuato 15.000 persone dall'Afghanistan dopo che i
talebani hanno preso il controllo della capitale. Tra questi:
5.000 erano cittadini britannici, 8.000 afgani e 2.000 bambini.
In una dichiarazione inviata alla commissione per gli Affari
Esteri, Marshall ha affermato che fino a 150.000 afghani che
erano a rischio a causa dei loro legami con la Gran Bretagna
hanno chiesto di essere evacuati, ma meno del 5% ha ricevuto
assistenza.
"È chiaro che alcuni di coloro che sono rimasti indietro sono
stati assassinati dai talebani", ha aggiunto. Secondo Marshall,
Raab ha impiegato ore per rispondere alle e-mail e "non ha
compreso appieno la situazione".
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