Il Kazakistan ha una posizione proattiva per contrastare l'epidemia. Fin dall'inizio del rischio COVID-19 a fine gennaio - fa sapere il ministero degli Esteri - il governo ha monitorato la situazione globale e si è preparato ad ogni possibile sfida per la salute della popolazione. Per questo il 15 marzo il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato lo stato di emergenza. Il decreto stabilisce che l'ingresso e l'uscita dal Paese sarà limitato a tutti tranne che ai diplomatici e alle delegazioni ufficiali, a quelli invitati dal governo e agli stranieri, a determinate condizioni. Per prevenire un'ulteriore ondata di infezioni, il presidente ha introdotto maggiori misure di quarantena.
Purtroppo il numero di casi confermati è aumentato nella capitale Nur-Sultan e ad Almaty. Il Kazakistan ha sempre spinto per una più stretta cooperazione regionale e globale. La pandemia ha messo a nudo la necessità vitale di un lavoro di squadra tra gli Stati. Si spera che i governi del mondo collaborino strettamente.
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