Stanare Boris Johnson: è una sorta
di assedio quello che avversari politici e media britannici
cercano d'imporre ormai al candidato favorito nella corsa alla
successione a Theresa May come leader Tory e prossimo primo
ministro del Regno, sullo sfondo del caso dell'accesa lite
domestica fra il portabandiera brexiteer e la sua giovane
compagna Carrie Symonds registrata attraverso i muri da una
coppia di vicini politicamente ostili, quindi segnalata alla
polizia (senza conseguenze) e infine spiattellata ai giornali.
Una vicenda che resta in prima pagina e su cui può far leva
pure Jeremy Hunt, rivale nel ballottaggio per Downing Street. In
un intervento sul Times, Hunt ha ribadito di non voler discutere
"la vita privata di Boris". Ma ha attaccato l'avversario per il
suo rifiuto, confermato oggi, di accettare subito un dibattito
tv extra su Sky, oltre a quello concordato da tempo per il 9
luglio. "Non essere codardo, sii uomo", lo ha apostrofato.
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