I dati Istat sulla fiducia di
consumatori e imprese "sono lo specchio di una situazione in cui
prevale l'incertezza" ma "tutto sommato le valutazioni odierne
vanno lette con moderato ottimismo, nel senso che i dati reali
convergono su uno scenario di forte rallentamento dell'attività
economica mentre le percezioni appaiono resilienti,
modificandosi solo marginalmente. In altre parole, poteva andare
peggio".
Così l'Ufficio Studi Confcommercio in una nota.
"I movimenti al ribasso delle famiglie e al rialzo delle
imprese sono, infatti, sintesi di elementi in cui si confrontano
percezioni di una situazione attuale non brillante e attese, non
sempre univoche, di un contenuto miglioramento. Sul sentiment
delle famiglie - prosegue la nota - pesano i timori di un
andamento meno favorevole del mercato del lavoro e l'attenuarsi
del contributo positivo dato dal rapido rientro dell'inflazione.
Dal lato degli imprenditori, pur registrandosi un generalizzato
miglioramento della fiducia, permangono importanti differenze
tra i diversi segmenti produttivi con un deterioramento del
sentiment tra gli operatori del commercio tradizionale e del
turismo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA