I poli tecnologici del Lazio hanno
visto una contrazione delle esportazioni dell'11,1% nel primo
trimestre, in controtendenza rispetto alla performance dei poli
nazionali (+9,7%). Ma "nei prossimi mesi la specializzazione
della regione in settori ad alto contenuto tecnologico (e in
particolare nel settore farmaceutico) e in alcuni comparti del
settore agro-alimentare potrebbe favorire una maggiore tenuta
delle esportazioni regionali rispetto alla media italiana", si
legge nel Monitor dei Poli tecnologici del Lazio realizzato
dalla Direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.
In particolare l'export del polo farmaceutico ha registrato
un calo del 12,1% fino a circa 2,8 miliardi di euro, "scontando
il confronto con una prima parte del 2019 di intensa crescita".
"Segnali di rallentamento" sono registrati anche per il polo
aerospaziale mentre è in crescita invece il polo Ict (+13,7%)
sostenuto dalla vendita di semiconduttori, componentistica,
apparecchiature per le telecomunicazioni e strumentazione di
misurazione.
Tra i distretti tradizionali, chiude il primo trimestre in
positivo la ceramica di Civita Castellana (+1,4%); "un dato che
probabilmente non risente ancora dell'effetto del lockdown". Al
contrario ha il segno meno il distretto ortofrutticolo
dell'Agro-Pontino (-1,9%%).
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