Dopo 11 dalla chiusura riaprirà
l'aeroporto di Tortolì, nella Sardegna centro-orientale, dove da
maggio torneranno a volare i piccoli aerei dell'aviazione
generale fino a un massimo di 12. Il team ispettivo dell'Ente
nazionale aviazione civile (Enac) che stamattina ha fatto
l'ultimo sopralluogo nello scalo ogliastrino, ha dato
l'autorizzazione alla riapertura all'aviazione generale
dell'aeroporto, che riceverà materialmente la certificazione tra
un paio di settimane al massimo. Un primo passo verso la
riapertura dell'aeroporto anche all'aviazione civile che potrà
ospitare charter turistici di 100 posti, per la cui
autorizzazione il Consorzio industriale provinciale Ogliastra,
socio unico dell'AliArbatax (società proprietaria della
struttura aeroportuale), ha già avviato la domanda e completato
i lavori.
"Siamo enormemente soddisfatti - ha detto all'ANSA il presidente
del Consorzio industriale Franco Ammendola - Puntiamo su una
clientela numerosa nel Mediterraneo e non solo, dove sono
migliaia i proprietari dei piccoli aerei che a volte durante
l'estate, non sanno dove atterrare in Sardegna essendo spesso al
completo gli altri aeroporti dell'Isola. Ci vogliamo giocare la
carta del paesaggio dell'assenza di vento della terra selvaggia
per poter invogliare questa ricca clientela a venire nei nostri
alberghi, nei ristoranti, nei campeggi".
L'aeroporto di Tortolì ha operato dal 1993 fino al 2011, poi 11
anni di chiusura, ma ora da queste parti si vuole recuperare il
tempo perduto: "Già da subito abbiamo completato i lavori in
previsione della richiesta di autorizzazione per i voli
dell'aviazione civile fino ai cento posti, un obiettivo che
speriamo di poter raggiungere per la stagione estiva del 2023",
ha concluso Amendola. Intanto il Consorzio industriale ha
trasformato la società AlìArbatax da Spa in Srl con il compito
di gestire sin dai primi voli l'attività aeroportuale.
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