Ha chiuso poco convinta Piazza
Affari (+0,1%) l'ultima seduta di settimana, nell'86/o giorno di
guerra in Ucraina. Hanno patito le banche, da Fineco (-1,7%),
Unicredit e Mps (-1,5%), Banco Bpm (-1,3%), a Bper (-1,2%) e
Intesa (-0,2%), con lo spread Btp-Bund chiuso in deciso rialzo a
205,5 punti e il rendimento del decennale italiano risalito al
2,996%. Rally invece per la paytech Nexi (+4,4%). In fondo al
listino principale Cnh (-6,2%) e tra i petroliferi Saipem (-4%),
mentre hanno guadagnato Eni (+0,7%) e l'impiantistica di Tenaris
(+1,3%). Nel lusso, trascinato in Europa in calo dal tonfo di
Richemont (-13,1%), coi conti sotto le stime, ha sofferto
Moncler (-1,9%). Male tra i semiconduttori Stm (-1,5%), tra le
utility soprattutto Terna (-1,2%), non Enel (+3,1%) e Italgas
(+2,1%). Fra i titoli in rosso Mediobanca (-0,7%), Pirelli
(-0,7%), Generali (-0,5%) il giorno dopo i conti del primo
trimestre, Poste e Tim (-0,2%).
Rialzi per Inwit (+3,6%) e fra i farmaceutici in particolare
per Recordati (+2,5%), ma anche per Diasorin (+0,8%), che ha
annunciato di avere marcato per l'Europa (CE) un test per virus
respiratori in grado di rilevare sia le influenze che il Covid
19. Bene Exor (+1,6%) e le auto, da Ferrari (+1,3%) a Stellantis
(+0,5%).
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