Prendono qualche decimale le
principali Borse europee, dopo i dati su bilancia commerciale e
produzione industriale di giugno, che fanno sostenere ad alcuni
analisti la veridicità delle previsioni di una ripresa a "V", ma
restano in rosso, tranne Francoforte (+0,08%), comunque sul
filo. Negativi i future Usa, con le tensioni Usa-Cina sulle app
asiatiche negli States e i timori per nuovi contagi da
coronavirus in una serie di Paesi, anche europei. Attesi nel
pomeriggio dagli Usa la variazione delle buste paga e il tasso
di disoccupazione, seguiti dalle scorte di magazzino e dalle
vendite dei grossisti, per concludere con il credito al consumo.
La peggiore è Madrid (-0,9%), seguita da Parigi (-0,3%) e Londra
(-0,1%). Male anche Milano (-0,6%) con lo spread a 146. In calo
il greggio a 41,5 dollari al barile (wti -1,2%), mentre l'oro
continua la sua corsa (+0,4%) a 2.060 dollari l'oncia, insieme
all'argento (+1,9% a 28,34.
L'indice d'area, Stoxx 600, è piatto (-0,07%), con
informatica, salute e industria positivi, non energia e finanza.
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