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Le cicatrici di Cape Town, la docuserie Sky di Pablo Trincia

Le cicatrici di Cape Town, la docuserie Sky di Pablo Trincia

Il 24, 25 e 26 aprile su Sky Tg24 e Sky Documentaries

ROMA, 18 aprile 2024, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

'Essere Umani: Le cicatrici di Cape Town - Un viaggio di Pablo Trincia' arriva su Sky Tg24 e Sky Documentaries il 24, 25 e 26 aprile alle 21.

Dopo il primo viaggio a Mumbai e in occasione del trentennale dalla fine dell'apartheid con l'elezione di Nelson Mandela a presidente nell'aprile del 1994, la docuserie Sky Original in 3 episodi prodotta da Sky Italia e Sky Tg24, realizzata da Chora Media e curata dall'autore e podcaster Pablo Trincia, per la regia di Paolo Negro, fa tappa a Cape Town, famosa oggi per il turismo ma famigerata anche per la violenza e l'alto tasso di criminalità che la rendono la città con il più alto numero di omicidi più al mondo.
   

In particolare, per la cosiddetta Township, un'intricata serie baraccopoli - a pochi minuti dal centro - dove a inizio Novecento vennero segregati gli abitanti neri della città. Oggi di fatto ci sono circa 120 gang in tutta Cape Town, di cui farebbero parte almeno 100 mila persone in costante lotta tra di loro. Nel suo viaggio, Pablo Trincia cerca di superare lo smarrimento di contraddizioni così eloquenti incontrando anche persone che non si sono arrese, o semplicemente girate dall'altra parte, e che ogni giorno lottano per una società più equa. Il reportage è riuscito infatti a documentare eccezionalmente i luoghi più inaccessibili della città, dove le statistiche rilevano il 60% di disoccupazione giovanile e l'emergenza criminale rischia di essere una bomba ad orologeria per la tenuta sociale di un Paese già profondamente lacerato. Le diseguaglianze sociali spaccano infatti ancora la città in due: da una parte i grattacieli, le ville coloniali, i grandi parchi, le piscine, i campi da golf e le molte attrazioni turistiche, dall'altra baraccopoli di lamiere con una latrina ogni mille persone.


    Gli abitanti di questo 'mondo di sotto' guardano il 'mondo di sopra' attraverso il filo elettrificato dei recinti che li separano, da una baraccopoli senza futuro né passato, dove la vita umana non ha valore. Qui l'unico senso di appartenenza è offerto dalle gang criminali che hanno dato inizio a una guerra la cui unica ragione di esistere è la guerra stessa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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