Non aveva ancora 18 anni Maxim
Vengerov quando ha debuttato alla Scala e ne aveva 32, nel 2006,
quando si è esibito l'ultima volta. Poi un infortunio alla
spalla lo ha costretto a ritirarsi per quattro anni dalle scene
proprio quando era diventato uno dei violinisti più ricercati
del mondo. Il suo ritorno però è stato in grande stile, fra gli
applausi, con l'inaugurazione della 37/ma stagione dei concerti
della Filarmonica. Con Riccardo Chailly, da tre anni direttore
principale della Filarmonica, sul podio L'inizio è stato con il
concerto per violino di Dimitrij Sostakovic, in cui - secondo
Vengerov - si sente la sofferenza di un uomo che deve affrontare
la censura del partito comunista e vede il suo genio ostacolato.
L'espressività di Vangerov ha dato voce a questa sofferenza e
incantato il pubblico anche con il bis che ha concesso: una
Sarabanda di Bach. Poi è toccato al virtuosistico concerto per
orchestra di Bela Bartok.
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