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La Napoli greca era "armomica e proporzionale"

La Napoli greca era "armomica e proporzionale"

Presentato volume della Federico II, con Sangiuliano e Manfredi

NAPOLI, 28 febbraio 2024, 18:46

Redazione ANSA

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La città di Napoli d'epoca greca, Neapolis, fu costruita ex novo e con un progetto "armonico e proporzionale" a differenza delle città arcaiche. E' quanto emerge dal volume 'Forma Urbis Neapolis. Genesi e permanenza del disegno della città greca' realizzato da Alfredo Buccaro, Alfonso Mele e Teresa Tauro dell'Università Federico II di Napoli e presentato oggi alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
    "E' importante raccontare la stratificazione storica della città di Napoli che, al centro del Mediterraneo - ha detto il ministro - ha visto sovrapporsi tante civiltà: dal primo insediamento della Neapolis greca, poi i romani, i bizantini, i normanni, gli svevi, gli angioini e gli aragonesi. Tante civiltà ciascuna delle quali ci ha lasciato qualcosa e camminando per Napoli le mura, le pietre ci parlano e ci raccontano questa storia".
    A corredo del volume, è stata realizzata una vera e propria mappa digitale elaborata dall'equipe di Cirice (Centro interdipartimentale di ricerca sull'iconografia della città europea dell'Ateneo federiciano) consultabile sul sito. "Questo volume -ha sottolineato il rettore Matteo Lorito - è uno strumento che ci consente di conoscere meglio anche la nostra identità culturale e di apprezzarla perché spesso si passeggia senza conoscere la storia che è sotto ai nostri piedi ed è uno strumento utile sia per gli addetti ai lavori che per i cittadini che vogliano sapere qualcosa in più su Napoli e sul legame tra la Napoli moderna e quella antica".
    Come spiegato dal professor Buccaro, "grazie agli strumenti digitali abbiamo potuto georeferenziare le carte storiche unendo un database alfanumerico con rinvenimenti archeologici, documenti di archivio messi insieme e uniti come i tasselli di un mosaico ottenendo un disegno di un documento di pietra che è sotto ai nostri piedi".
    Alla presentazione, tra gli altri, anche il sindaco Gaetano Manfredi che ha evidenziato come "la città sta vivendo una serie di scoperte che ci fanno toccare con mano l'impronta greco e romana. Penso che questi studi possano aiutarci a costruire un precorso archeologico che può essere ulteriore patrimonio di conoscenza e di memoria di una Napoli straordinaria".
   

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