MARINA SAGONA ' LA COMMEDIA DELLE
DONNE. The Comedy of women. Nove Donne della Divina Commedia'.
(Longo Editore Ravenna, 20 euro)
Tra le tante novità' editoriali germogliate in questo 700/0
anniversario della morte di Dante, 'La Commedia delle Donne'
dell'artista italiana e americana Marina Sagona merita una
menzione particolare per il coraggio e l'originalità del suo
progetto dantesco. Delle donne incontrate da Dante non esiste
una iconografia certa: Sagona comincia il suo viaggio
raffigurandone nove, tre per ogni cantico, Francesca, Beatrice e
Maria ovviamente, ma anche le Arpie e la Puttana sciolta. Il suo
viaggio prosegue coinvolgendo scrittrici affermate (Judith
Thurman, Sophie Gee, Jhumpa Lahiri, Nicole Krauss, Carol
Musketeers-Dukes, Alice Sebold, Leslie Jamieson, Claire Messud e
Anna Finder) che interpretano i suoi ritratti restituendoci la
forza archetipica delle donne della Divina Commedia attraverso
storie personali, recupero di memoria storica, atti di denuncia.
Il risultato è un grande autoritratto, dove ogni donna può
ritrovare il proprio inferno, purgatorio o paradiso quotidiano,
in un gioco di rimandi in cui l'arte ispira altra arte e in cui
la storia di una può diventare quella di tutte. Come quella
della Puttana sciolta, che Sagona ci rappresenta nuda con
quattro piccoli buchi al posto di bocca, seni e pube. 'Le
puttane sono buchi' scrive Alice Selbod che fa precedere il suo
ritratto narrativo ambientato tra le ragazze che si vendono a
Hunts Points, a Brooklyn, e nel Tenderloin di San Francisco,
dall'epitaffio dedicato a Jackie, una giovane prostituta
senzatetto (16/9/91-8/8/14): ''Se sei una ragazza e vivi per
strada, vieni violentata. E' così e basta''. Maria, che Sagona
rappresenta come un' adolescente dalla bellezza eterea, che ci
scruta da dietro un velo azzurro, riporta Anna Funder alla
storia di una zia che non si è mai ripresa dall'aver dovuto dare
via suo figlio appena nato. Dopo aver scoperto che il figlio e'
diventato filosofo e qualche volta viene intervistato da Radio
National australiana, si siede nella sua cucina a 2000 km di
distanza, sperando di ascoltarne la voce. Lui è il suo unico
figlio e lei, a suo modo, è una madre vergine. Originale anche
lo sguardo di Judith Thurman su Francesca (il cui volto chiaro
e' il risultato dello spazio strappato al nero nel ritratto di
Marina Sagona) : saputo della decisione di chiudere l'Inferno,
esita a ritornare nel mondo dei vivi, al contrario di Paolo che
scalpita per andare. Una riflessione sofferta sul tempo che
passa, su come le donne vivono l'amore nell'età più avanzata,
nella vecchiaia.
Il libro - che si avvale dell'introduzione di Column McCann e i
cui testi sono proposti in italiano e in inglese - è anche una
testimonianza di quanto Dante sia studiato e amato in America.
Per Martino Marazzi, professore di letteratura italiana che
contribuisce alla ricchezza del progetto, il Dante statunitense
è ad alto Ph femminile e con la Commedia delle Donne si potrebbe
quasi parlare di un Dante ai tempi del me-too. La pubblicazione
del libro in Italia è stata sostenuta da Ravenna Festival che
rafforza in questo modo la sua forte ed originaria connotazione
dantesca.
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