Era il 17 febbraio 1992, quando il
presidente del Pio Albergo Trivulzio, il più grande ospizio di
Milano, finì arrestato mentre intascava una mazzetta. Sarà
l'inizio di quella tempesta giudiziaria e politica di cui tra
pochi giorni ricorreranno i trent'anni, mentre altrettanto pochi
sono i giorni trascorsi dalla 'fine' di quella sorta di epopea
giornalistica, denominata 'Mani Pulite', ovvero quel 6 dicembre
1994 in cui a sorpresa Antonio Di Pietro, magistrato di punta di
quel pool, decise di dimettersi. Un intero pezzetto di storia
d'Italia, che le nuove generazioni conoscono a stento, tanto da
spingere Mario Consani, cronista di giudiziaria del Il Giorno e
tra i decani della sala stampa di Palazzo di Giustizia a Milano,
a scrivere 'Tangentopoli per chi non c'era' (Nutrimenti, 2021,
192 pp.), che ripercorre gli anni che fecero crollare la 'Prima
Repubblica'.
"Gli arresti quotidiani di imprenditori e politici - ricorda
Consani - il sostegno dell'opinione pubblica ai magistrati della
Procura milanese, il cappio leghista sventolato alla Camera, le
monetine lanciate a Craxi fuori dall'hotel Raphaël a Roma, i
suicidi di Raul Gardini e di Gabriele Cagliari, l'invito a
comparire per Silvio Berlusconi e le dimissioni a sorpresa di Di
Pietro" sono i punti salienti di un periodo della nostra storia
recente che non può essere dimenticato, e che il libro racconta
con agilità ma anche rigore cronachistico.
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