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Veltroni, Monica un paese intero ti saluta

Veltroni, Monica un paese intero ti saluta

Sentiamo il dovere di una gratitudine, in lei tutte le bellezze

ROMA, 05 febbraio 2022, 19:52

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

Funerali Monica Vitti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Funerali Monica Vitti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Funerali Monica Vitti - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un'interprete profonda e spiritosa, "colta e popolare" che sapeva utilizzare in tanti modi i suoi infiniti talenti". Sono fra i tratti con i quali Walter Veltroni ha reso omaggio a Monica Vitti, alla fine dei funerali dell'attrice, celebratisi nella Chiesa degli Artisti a Roma.
    "Roberto mi ha chiesto di ricordare Monica, lo faccio non solo per lei ma anche per lui, perché tutti abbiamo un debito verso quest'uomo discreto e generoso" ha esordito l'ex sindaco di Roma, che il 2 febbraio, proprio su richiesta del marito di Monica Vitti, aveva annunciato sui social la scomparsa dell'icona del cinema. Proteggendo l'attrice negli ultimi anni di malattia, "accompagnandola " su sentieri scoscesi, non lasciandola mai sola, consentendole di interagire con le persone e la realtà fino all'ultimo, Roberto, ha fatto vivere a Monica ogni giorno della sua vita.
    Tenendo riservati "il suo corpo e la sua malattia, ciò che sappiamo e amiamo di Monica si è cristallizzato nel tempo, e oggi non possiamo che immaginarla e ricordarla e vederla com'era. Nel fare questo adempiamo esattamente alla volontà di una donna che ha voluto affrontare la durezza della vita così come ha fatto con la dolcezza di essa". Monica Vitti "sapeva frequentare i silenzi delle Notti, delle Eclissi, dei deserti rossi e la frenetica allegria di una ragazza con la pistola o di una ladra che si chiamava Teresa" aggiunge Veltroni, citando anche i suoi ruoli in Dramma della gelosia, Polvere di stelle o Tosca.
    Lei "amava Roma, che come si è visto l'ha molto riamata. Dello spirito della città interpretava il desiderio del sorriso e l'atavica malinconia" "Prima di Monica le donne al cinema per far ridere dovevano giocare sulle proprie imperfezioni, vere o presunte". poi "è arrivata lei e tutto è cambiato. Con i suoi occhi allegri, i suoi capelli arruffati, la sua voce inconfondibile". I film di Antonioni "hanno fatto di Monica l'attrice straordinaria che tutto il mondo ha ricordato in questi giorni, l'hanno resa eterna, come dice la bellissima prima pagina di Liberation. Tuttavia "sarebbe sbagliato mettere su gradini diversi i due momenti della sua carriera spettacolare". Viveva la comicità come "ribellione. la difesa del sorriso dall'accusa di essere quasi un peccato". Lei cercava di parlare "a tutti, e non solo ad alcuni. Tutto questo, ha reso Monica così vicina. Sentiamo di avere con lei il dovere di una gratitudine integrale, per quanto ci ha fatto pensare, dolere, sognare sorridere, ridere, condividere e lo ha fatto con un pubblico di milioni di persone, che oggi si sentono meno allegre, senza di lei". Monica Vitti "aveva tutte le bellezze che una vita possa contemplare, in primo luogo quella di un pensiero profondo e solare e della gentilezza che significa apertura, dubbio, animo da viaggiatrice".
    Infine, rivolgendosi all'attrice: "Monica, un Paese intero e non solo ti saluta e ti dice che dopo 20 anni di un silenzio discreto che hai scelto, un silenzio pieno d'amore - conclude ti vuole più bene di prima. Non ci sei stata, ma c'eri e ci sei".
   

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