"Il prossimo obiettivo potrebbe
essere raccontare Napoli. Per molti anni, quando sono venuto a
Roma, il rapporto con Napoli era abbastanza di disinteresse.
Negli ultimi tempi invece, mi è venuta una gran voglia di
tornarci e di andare a rivederla. Penso che alla fine si faccia
proprio un cerchio nella vita, un giro: si parte da un posto e
ci si può tornare, si vuole tornare. Perché non ci si libera per
nessun motivo al mondo dall'origine, dalle radici". E' il
regista premio Oscar Paolo Sorrentino, che domenica 31 maggio
compirà cinquant'anni, a raccontare in una lunga intervista
davanti alle telecamere di Sky Tg24, i suoi prossimi progetti
cinematografici. Il colloquio, registrato prima dell'emergenza
Coronovirus, ancora inedito, fa parte del ciclo "Vite - L'arte
del possibile", curato e realizzato dal direttore della testata
Giuseppe De Bellis, che racconta grandi italiani che si sono
distinti nel proprio campo. L'intervista andrà in onda sabato 30
maggio alle 20.25 e disponibile on demand.
"Ho sempre fatto film che non mi riguardano direttamente -
ha proseguito Sorrentino - e mi piacerebbe iniziare a far film
che mi riguardano da vicino, che riguardano me, un po' di cose
mie". Nel futuro dunque, nessun film sul potere: "ho chiuso con
i film sul potere, ne ho fatti fin troppi. È che io il potere
non lo conosco. Il mio mestiere è totalmente sprovvisto di
potere, è qualcosa di accessorio, di decorativo. E quindi dato
che il potere non lo conosco, che è misterioso per me, desta una
grande curiosità. Quindi la mia fascinazione per il potere è
data dal fatto che non lo conosco. M' illudo, facendo questo
tipo di film, di conoscerlo".
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