Nella timida
riappropriazione degli spazi comuni di questi giorni, i
manifesti sbiaditi e strappati, rimasti attaccati ai muri da
febbraio, raccontano ai passanti di eventi non svolti e sconti
lontani, messaggi che hanno perso significato nei giorni della
pandemia. Guardando a questi muri scrostati, un team di creativi
di Jesi ha lanciato l'idea di rimpiazzarli con immagini e parole
di artisti locali per riempire la città di messaggi positivi e
contenuti aderenti alla contemporaneità. L'iniziativa, chiamata
"City post", è stata raccolta dal Comune di Jesi e dalla società
che gestisce le pubbliche affissioni, Abaco spa. "Questi spazi,
al momento dimenticati, potrebbero diventare un mezzo di
espressione nuovo e interessante. Da Post-er a Post-it giganti,
dei veri e propri Post sociali invece che social", spiegano i
promotori, la fotografa e scrittrice Francesca Tilio, Graziano
Giacani, ideatore del Brand Festival, e il collettivo 'Pensiero
Manifesto'.
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