Una selezione di 2200 scatti per
ripercorrere la carriera del maestro giapponese Nobuyoshi Araki
(Tokyo, 1940). E' 'Effetto Araki', la mostra ospitata dal 21
giugno al 30 settembre nel complesso museale Santa Maria della
Scala a Firenze. L'esposizione è curata di Filippo Maggia che ha
scelto opere appartenenti a oltre venti serie prodotte dal
fotografo giapponese dai primi anni Sessanta ad oggi, offrendo
un panorama pressoché completo sulla sterminata produzione di
Araki, "assai complessa e articolata, ben oltre le immagini di
bondage che l'hanno reso celebre in tutto il mondo" si spiega.
Molte serie - Satchin and his brother Mabo, Sentimental night
in Kyoto, August, Tokyo Autumn e altre ancora - vengono
presentate per la prima volta in Italia, alcune sono inedite in
Europa - come Anniversary of Hokusai's Death e Gloves - e la
raccolta Araki's Paradise - fotografie che Araki scatta
utilizzando la sua casa come un palcoscenico - è stata
appositamente realizzata per Siena. "Un Araki dunque originale,
riflessivo e emozionante che sembra voler riassumere in questa
mostra la sua intera vicenda artistica e umana" si spiega
ancora. A completare la mostra un video che presenta Araki
mentre seleziona le opere della mostra insieme al curatore
Filippo Maggia e un libro catalogo, edito da Skira, con una
selezione di 300 opere fra quelle in mostra.
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