Venerdì 15 marzo, alla 19,30 a
Catania prenderà il via dalla Basilica Cattedrale la 'Via
Crucis' cittadina guidata dall'arcivescovo Luigi Renna. Il
percorso si snoderà da piazza Duomo alla Villa Bellini,
attraversando un buon tratto di via Etnea.
"Quando si attraversa una strada così centrale - scrive
l'arcivescovo - lo si fa non per una 'dimostrazione di
presenza', quasi a dire che 'i cattolici ci sono", ma per
ricordare a noi credenti, che siamo chiamati a incontrare quelle
'stazioni' della 'Via Crucis' che in maniera invisibile abitano
la nostra Città, anzi le nostre Città, dato che questa pia
pratica la vivremo anche per le strade di altre cittadine e
infine, il mercoledì santo, a San Berillo".
La Madre di Cristo, il cireneo, le pie donne e la Veronica,
il centurione, segnano con la loro pietà le stazioni dove il
Cristo è stato fatto segno del disprezzo e della violenza. "Ma
poi - prosegue l'arcivescovo - ci sono le stazioni invisibili:
quelle degli angoli dove sostano i clochard, quelli dove la
prostituta vende il suo corpo, dove il lavoratore sottopagato
riceve poche decine di euro per lavori estenuanti, quelle dove
passa il ragazzo che da settimane marina la scuola nella
noncuranza della sua famiglia, quelle dove passano quelli che
impongono loschi balzelli, dove il tossicodipendente chiede
qualche spicciolo dicendo di avere fame. E poi Villa Bellini,
con la sua bellezza, ma anche con il triste ricordo di uno
stupro che accomuna Catania alla storia di altre città nelle
quali il vuoto del cuore porta giovani vite a divenire branco da
cui guardarsi".
La Via Crucis cittadina terrà le sue varie "stazioni" lungo
il percorso designato, pensando alle stazioni che non si vedono,
ma che ci sono, e - ricorda l'arcivescovo Renna -"ci
interpellano a essere quelli che portano la Croce, accanto agli
uomini di ogni tempo, dietro il Cristo".
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