"Vado via da Perugia contento di
assumere un incarico importante ma non a cuor leggero. Quella
che ho trovato è una terra fantastica alla quale resterò
legato": il questore Giuseppe Bellassai lascia Perugia, dopo due
anni di incarico, per andare alla guida della questura di
Catania. "Se avete una provincia così sicura il merito è
assolutamente dei cittadini - ha detto salutando i giornalisti
-, della loro educazione, la loro mentalità, l'amore che hanno
per questa terra. Sono felicissimo della fiducia che il capo
della polizia ha voluto riconoscermi con questo nuovo incarico
ma non posso nascondere che sono profondamente triste".
"Spero di aver dato la sensazione ai cittadini di essergli
stato vicino - ha proseguito il questore - perché credo che
questo sia il modo migliore per fare il nostro complesso e
delicato lavoro. Il cittadino deve sapere che ci siamo".
Bellassai ha detto di aver "creduto fortemente al progetto
Borghi sicuri, che è il trasferimento in termini operativi di
questo modo di intendere la polizia di Stato". "Per farlo - ha
proseguito - abbiamo fatto degli sforzi notevolissimi. Credo che
questo progetto sia in qualche modo il filo conduttore della mia
permanenza a Perugia".
Quindi il nuovo incarico. "Catania - ha ricordato Bellassai -
è stata per me un riferimento costante anche prima di entrare in
polizia. In questa città ho fatto gli studi universitari, il
servizio militare. Un ritorno nella mia terra dove ho lavorato
per più di 20 anni, cominciando dalla provincia di Ragusa, dove
ho svolto l'incarico operativo come dirigente della squadra
mobile e poi continuando tra Lampedusa, Trapani e Palermo. Vado
in Sicilia anche avendo coscienza del fatto di conoscere le
dinamiche di quella terra e con la speranza quindi di poterle
affrontare con maggiore incisività".
L'incontro è stato anche l'occasione per inaugurare la nuova
sala conferenze della questura, rinnovata negli arredi e negli
strumenti tecnologici. Presenti il vescovo di Perugia, Ivan
Maffeis, il prefetto, Armando Gradone e l'assessore comunale
alla sicurezza, Luca Merli.
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