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Mostre: i tonni di Mattò esposti nella 'sua' Favignana

Mostre: i tonni di Mattò esposti nella 'sua' Favignana

Fino al 23 ottobre 40 dipinti del maestro Giovanni Tammaro

PALERMO, 09 agosto 2022, 14:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"E i tonni sono volati nel cielo" è il titolo della mostra inaugurata ieri pomeriggio all'ex Stabilimento Florio a Favignana e dedicata al maestro Giovanni Tammaro, in arte Mattò, nato sull'isola nel 1942 e scomparso lo scorso anno. Voluta dal sindacodi Favignana - Isole Egadi Francesco Forgione, in collaborazione con la famiglia Tammaro, l'esposizione è stata patrocinata dalla Presidenza dell'Ars.
    Fruibile fino al prossimo 23 ottobre, è costituita da circa 40 dipinti, da sempre custoditi nel laboratorio di Mattò, a cui si aggiungono tre quadri di proprietà dell'Amministrazione. «Ad un anno dalla scomparsa di Giovanni Tammaro, noto a tutti con il nome d'arte Mattò, abbiamo pensato di ricordarlo con una mostra da offrire alla sua comunità e alle migliaia di turisti che nel periodo estivo scelgono di visitare Favignana e le Isole Egadi - dice il sindaco Forgione - I volti sfumati dei tonnaroti, i suoi tonni e i colori delle sue mattanze sono ormai parte della rappresentazione e dell'immagine dell'isola. Mattò non è stato solo un pittore favignanese; la sua opera, via via, è stata conosciuta ed apprezzata in tutta Italia, anche grazie all'incontro e all'amicizia con un altro straordinario artista siciliano del '900 come Salvatore Fiume. I colori di Mattò a Favignana si incontrano ovunque, case, uffici e locali pubblici, la sua arte è entrata nell'anima dell'Isola. Di questo non smetteremo di ringraziarlo».
    Pittore autodidatta che amava disegnare le scene della vita di mare animate da pesci, barche e pescatori, Mattò apre il suo primo Atelier a Favignana e, a partire dagli anni Sessanta, inizia a ritrarre la mattanza rappresentandola come una lotta per la sopravvivenza che, in uno spazio compresso e senza tempo, vede contrapposti l'uomo e il mare. Alla fine degli anni Ottanta, Mattò viene casualmente scoperto da Salvatore Fiume che, oltre ad acquistare un suo quadro, lo fa conoscere a livello nazionale, facendogli allestire la sua prima mostra in una galleria d'arte di Milano. Conosciuto come il pittore della mattanza, Mattò non ha mai voluto abbandonare la sua amata Favignana dove si è spento nel 2021.
   

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