Modalità di valutazione di rischi
e benefici operata, a livello generale, nel piano vaccinale e, a
livello individuale, da parte del medico vaccinatore, anche
sulla basa dell'anamnesi pre-vaccinale; se vengano consigliati
all'utenza test pre-vaccinali, anche di carattere genetico;
chiarimenti sugli studi ed evidenze scientifiche (anche
eventualmente emerse nel corso della campagna vaccinale) sulla
base dei quali venga disposta la vaccinazione a soggetti già
contagiati dal virus; le modalità di raccolta del consenso
informato. Sono alcuni dei quesiti che il Consiglio di giustizia
amministrativa per la Regione siciliana, presidente Rosanna De
Nictolis, Maria Stella Boscarino, consigliere, estensore, chiede
a un collegio composto dal segretario generale del ministero
della Salute, dal presidente del Consiglio superiore della
sanità operante presso il ministero della salute e dal direttore
della Direzione generale di prevenzione sanitaria per la
"verifica della non manifesta infondatezza della questione di
legittimità costituzionale dell'obbligo vaccinale".
Il collegio incaricato dell'istruttoria dovrà inoltrare una
dettagliata relazione, alla quale dovranno essere allegati i
documenti di riferimento, entro il 28 febbraio. Il Cga ha
disposto, nell'ordinanza pubblicata ieri che "l'Organo
incaricato dell'istruttoria dovrà intervenire, nella sua
completezza o con delega ad uno solo dei componenti, all'udienza
camerale del 16 marzo, alle ore 9. Il Cga sta valutando
l'appello, proposto da un tirocinante,
iscritto al terzo anno del corso di Laurea d'Infermieristica,
non ammesso al corso formativo in strutture sanitarie perché non
si è sottoposto al vaccino per il Covid-19, contro l'Università
degli Studi di Palermo per la riforma dell'ordinanza cautelare
del Tar.
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