Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Battiato: Caterina Caselli, tra noi affinità elettiva

Battiato

Battiato: Caterina Caselli, tra noi affinità elettiva

Fu lei, nel '67 con Gaber, a tenerlo a battesimo in tv

ROMA, 18 maggio 2021, 18:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non riesco a pensare a Franco al passato, lui è qui con me". E' commossa Caterina Caselli, il Casco d'Oro degli anni Sessanta e oggi produttrice e talent scout, alla guida del gruppo Sugar, che con il maestro aveva un rapporto speciale. "Ci legava una grande amicizia, avevamo una certa affinità elettiva - racconta -. Sosteneva che dipendeva dal fatto che fossimo entrambi del segno dell'ariete. La sua ironia, il suo sarcasmo mi rimarranno dentro. Riusciva a combinare leggerezza e profondità".
    Fu Caterina Caselli, nel '67, a tenerlo a battesimo nella sua prima apparizione tv. "Era il 1967. Avevo 20 anni e con Giorgio Gaber conducevamo Diamoci del tu. Un giorno io dissi a Gaber che avevo un giovane artista da presentare, tale Francesco Guccini.
    Giorgio di rimando mi rispose che anche lui ne aveva uno: 'si chiama Franco Battiato', disse". Il primo contatto, ma l'amicizia vera arrivò anni dopo.
    Insieme hanno collaborato poco, ("tempo fa stavamo lavorando a un concept album di Andrea Bocelli sull'immigrazione, poi non andato a buon fine"), però Battiato fece all'amica un grande omaggio quando reinterpretò il successo di lei "Insieme a te non ci sto più". "Avrei voluto spendere più tempo con lui, era divertente, mai banale. Eravamo tanto amici e con lui mi sono sempre sentita a mio agio". La malinconia è tanta ma "le sue opere mi faranno compagnia e mi aiuteranno a sostenere la sua assenza. Lascia un'eredità importante: è riuscito a dare una certa nobiltà alla musica leggera".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza