L'eruzione laterale dell'Etna del
1928, iniziata il 2 novembre, è stata il principale evento del
suo genere del XX secolo, nonché l'unico, dal Settecento ad
oggi, a causare la distruzione di un centro abitato alle pendici
del vulcano siciliano. In soli diciassette giorni, infatti, una
colata lavica fuoriuscita da una fessura apertasi sul fianco
nord-orientale del vulcano, a 1.200 metri di altitudine,
percorse 9 chilometri cancellando dalle mappe topografiche
l'antica città di Mascali, un tempo principale centro
dell'omonima ed economicamente florida Contea soggetta al
vescovo di Catania.
A ricordare il drammatico evento un volume, "Etna 1928-2018, a
90 anni dall'eruzione e dalla ricostruzione di Mascali", che
sarà presentato venerdì in piazza Duomo a Mascali alla presenza
del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, del
direttore dell'Ingv-Oe di Catania, Stefano Branca, e del sindaco
Luigi Messina. La raccolta di saggi ripercorre le presentazioni
multidisciplinari delle conferenze organizzate nel 2018 in
occasione delle celebrazioni del 90° anniversario dell'eruzione.
Nel 2018, per ricordare il 90° anniversario dell'eruzione, il
Comune di Mascali, in collaborazione con la Regione Siciliana,
l'Osservatorio Etneo dell'INGV, la Soprintendenza per i Beni
Culturali di Catania, l'Istituto Comprensivo "Mascali" e
l'Associazione Culturale "Mascali 1928", ha voluto recuperare la
memoria storica e il patrimonio immateriale di quell'evento per
raggiungere un pubblico il più ampio possibile, anche attraverso
attività di carattere culturale e scientifico. Con quindici
saggi curati da esperti e ricercatori, il volume "Etna
1928-2018, a 90 anni dall'eruzione e dalla ricostruzione di
Mascali" si propone di conservare immutato nel tempo il ricordo
e il valore di un evento naturale storico, che ha modificato per
sempre il volto di quel territorio e gettando le basi per
un'opera di ricostruzione che ha saputo conservare, in parte
innovandoli, i tratti della Sicilia più autentica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA