"Non tollero di essere
indagata ingiustamente e di essere attaccata dai familiari del
giudice Borsellino che io ho adorato". E' lo sfogo, tra le
lacrime, dell''ex pm Annamaria Palma che sta deponendo al
processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via
D'Amelio. Palma, che è indagata a Messina con l'accusa di aver
contribuito al depistaggio delle indagini sull'attentato, si
riferisce alle critiche rivolte al pool di pm che coordinò
l'inchiesta dalla figlia di Borsellino, Fiammetta.
Palma, che sta rispondendo alle domande nel processo a
Caltanissetta sul depistaggio delle indagini che vede imputati
di calunnia aggravata Fabrizio Mattei, Mario Bo e Michele
Ribaudo, i funzionari di polizia che facevano parte del pool di
investigatori che condusse l'inchiesta, si sarebbe potuta
avvalere della facoltà di non rispondere in quanto indagata di
calunnia aggravata insieme al collega Carmelo Petralia nel
procedimento connesso a quello nisseno, aperto a Messina.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA