"Sono stato contattato da
personaggi altolocati per trattare con l'altra sponda e porre
fine a questa mattanza...". Queste le parole che Vito
Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo, avrebbe riferito al
figlio Giovanni. A raccontare la confidenza ricevuta è stato lo
stesso Giovanni Ciancimino, che sta deponendo al processo
d'appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Il
riferimento sarebbe ai contatti tra Ciancimino e personaggi
delle istituzioni volti a intavolare un dialogo con Cosa nostra
per far cessare le stragi. "Quando mio padre alludeva all'
"altra sponda" si riferiva a Cosa nostra", ha spiegato. Dopo la
strage di via D'Amelio Vito Ciancimino si sarebbe rivolto al
figlio Giovanni per un consiglio, "tirò fuori un bigliettino
arrotolato - ha raccontato il teste - e mi chiese qualcosa
riguardo la possibilità di accedere al giudizio di revisione,
riferendosi in particolare ai condannati al maxi processo, e
sulla legge Rognoni-La Torre".
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