E' stato approvato quasi
all'unanimità (96,76% dei voti favorevoli e 3,24% astenuti) il
bilancio 2020 di Abbanoa presentato dal Cda. Il via libera è
arrivato oggi dall'assemblea degli azionisti (Regione e 342
Comuni soci) convocata nella sala conferenze dell'Hotel Regina
Margherita di Cagliari.
In apertura della riunione il presidente del Consiglio
d'Amministrazione Franco Piga ha informato i soci sugli aspetti
legati all'ultima sentenza della Cassazione relativa ai
conguagli regolatori.
"Tale sentenza - spiega - non riguarda una causa della società
Abbanoa, ma di Acam: società ligure del Servizio idrico
integrato. I conguagli regolatori, che rappresentano una
componente tariffaria, sono disciplinati da Arera (Autorità
nazionale di regolazione energia, reti e ambiente) e da Egas
(Ente di Governo d'Ambito della Sardegna). La rilevanza della
sentenza della Suprema Corte ha imposto da Abbanoa la necessità
di richiedere a Egas dei chiarimenti in merito e in particolare
per valutare eventuali ricadute di tale sentenza sulla società.
L'Ente di Governo d'Ambito ha ribadito ieri, con propria nota,
la correttezza dell'operato del gestore e si è riservato di
effettuare ulteriori approfondimenti in esito ai quali informerà
Abbanoa indicando le eventuali azioni da porre in essere. È
evidente che se dovesse essere confermato tale orientamento,
Arera e Egas dovranno introdurre nuove azioni volte a consentire
il rispetto del principio del pieno recupero dei costi imposto
dalla normativa europea".
Per quanto riguarda i conti dell'Azienda, l'esercizio del 2020
chiude con un risultato positivo di 5 milioni di euro. Sono
stati contenuti i costi operativi a livelli inferiori al 2002
(225 milioni di euro rispetto ai 226 milioni dell'anno zero del
Piano d'Ambito a moneta corrente) ed è stato raggiunto un
margine operativo di esercizio (sottraendo i costi operativi ai
ricavi da vendita) positivo per 39 milioni, con una differenza
significativa rispetto all'esercizio 2002, quando, con la somma
delle precedenti gestioni, il margine operativo di esercizio
risultava in perdita per 66,5 milioni di euro.
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