Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Maltrattamenti ai figli piccoli, un anno e 4 mesi alla madre

Maltrattamenti ai figli piccoli, un anno e 4 mesi alla madre

Nuoro, ricosciuta parziale incapacità di intendere e volere

NUORO, 07 maggio 2021, 16:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo un'ora di camera di consiglio la giudice monocratica del tribunale di Nuoro, Alessandra Ponti, ha pronunciato la sentenza di condanna a 1 anno e 4 mesi nei confronti di una donna accusata di maltrattamenti aggravati nei confronti dei figli di 2 e 6 anni, affidati successivamente al padre. Riconosciuta la parziale incapacità di intendere e di volere dell'imputata, accogliendo in parte i risultati della perizia del consulente della difesa rappresentata dall'avvocata Marilena Patteri: da qui una pena più mite rispetto ai 2 anni e 6 mesi sollecitati dalla pm Francesca Pala.

La difesa si è battuta per l'assoluzione "per insussistenza del fatto": la donna, secondo l'avvocata Patteri e il suo consulente, andava incontro a momenti di "amnesia dissociativa" a causa dell'assunzione di psicofarmaci, per questo durante gli episodi di maltrattamento "era incapace di intendere e volere".

La Pm invece, forte degli esiti del perito del gip in sede di incidente probatorio, ha sostenuto il contrario - "pienamente capace" - pur riconoscendo alla fine della sua requisitoria le e attenuanti generiche in equivalenza all'aggravante contestata. I fatti risalgono al 2015 e ad accorgersi dei maltrattamenti fu il marito della donna, le cui accuse sono state avvalorate dai video di alcune telecamere che l'uomo, un odontotecnico nuorese - costituitosi parte civile con l'avvocato Francesco Lai - aveva posizionato in diversi punti della casa. Ma prima ancora fu insospettito da alcuni lividi sul collo del figlio e poi dalla lussazione della spalla della bimba di due anni. Le violenze filmate sono state ripercorse dalla pm: "un grave scenario di violenza - ha detto in aula - calci sui fianchi, il viso pasticciato della bambina di due anni per camuffare i lividi e le minacce di non raccontare nulla al padre".

A quel punto l'odontotecnico denunciò la moglie, che venne allontanata da casa. Dello stesso avviso la parte civile. "La prova regina dei maltrattamenti - ha chiarito nella sua arringa l'avvocato Lai - è documentata dai video che riprendono scene di ordinaria vita familiare ma anche di efferata violenza della madre nei confronti dei piccoli, le vere vittime di questo processo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza