(di Maria Grazia Marilotti)
Lo sfondo è di quelli che non ti
aspetti se pensi alle passerelle sfavillanti dell'alta moda, ma
l'impatto è davvero forte: nere silhouette si muovono tra le
rovine del villaggio minerario Asproni, un borgo "immerso tra le
verdi colline del Sulcis Iglesiente oggetto di un importante
intervento di recupero", racconta all'ANSA lo stilista sardo
Filippo Grandulli che ha scelto questo luogo per la sua nuova
collezione autunno-inverno 2021/22 riuscendo a mettere insieme
40 professionisti per realizzare un fashion film di 10 minuti e
mezzo che sarà presentato venerdì mattina, 23 aprile, online sul
sito www.filippograndulli.it e su tutti i canali social.
Tema e titolo della collezione rappresentano bene lo stato
d'animo di questo periodo in piena pandemia: "Su Feli", ovvero
la rabbia. "Ma esprime anche - sottolinea il designer di moda
cagliaritano - quella voglia di rivalsa e di ripresa di quanti
si son trovati con un progetto fermo da due anni e hanno dovuto
reprimere la propria creatività per via dell'emergenza Covid".
Riflettori accesi dunque sul villaggio Asproni di Gonnesa, in
località località Seddas Moddizis. "Uno scenario surreale -
confessa Grandulli - esempio di architettura mineraria tra le
verdi colline del Sulcis Iglesiente".
Filippo Grandulli gioca sul non finito con ricami lasciati
a metà, gioielli logorati per dare il senso della precarietà. Al
progetto, da una idea di Daniele Coppi, ha lavorato uno staff di
40 professionisti sardi. Sulle note del brano "Bellu" composto
dalla dj Marascia il rito della sfilata si compie, dando forma
alla voglia di ripartire, di rimettere a posto i pezzi, ricucire
gli strappi di un tempo lungo e sospeso, sottratto all' arte,
alla cultura, alla creatività.
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