Dopo oltre due mesi di chiusura,
i musei civici di Cagliari sono pronti alla ripartenza. Lunedì
18 gennaio apriranno
la Galleria Comunale d'Arte, il Palazzo di Città e il Museo
d'Arte Siamese Stefano Cardu.
Il protrarsi della chiusura - è detto in una nota - ha permesso
di tenere vivo il dialogo con gli amici dei Civici attraverso
una ricca offerta di contenuti sviluppati sul web e continuando
a lavorare anche negli uffici in attesa della tanto sperata
riapertura. Un piccolo importante passo per un ritorno alla
normalità che in questa prima fase prevede l'apertura soltanto
nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, ovviamente nel
rispetto di tutte le regole per la sicurezza come la scorsa
estate, con l'obbligo di indossare la mascherina, mantenere il
distanziamento, assicurare gli ingressi contingentati ed
effettuare le prenotazioni on line.
Alla Galleria Comunale d'Arte, ospitata all'interno dei Giardini
Pubblici di Cagliari, l'esposizione permanente che comprende la
Collezione Ingrao è costituita dalle opere dei più grandi
maestri italiani del Novecento, tra cui Umberto Boccioni, con 31
opere fra dipinti e disegni, Giacomo Balla, Mario Sironi,
Fortunato Depero, Gino Severini, Filippo De Pisis, Carlo Carrà,
Ottone Rosai e Mario Mafai. A Giorgio Morandi è dedicata la sala
che espone tre oli, nove disegni e l'importante carteggio fra
l'artista e il collezionista Ingrao.
A tutto questo si aggiunge la mostra temporanea "Giorgio
Princivalle. L'anima malinconica delle cose", a cura di Efisio
Carbone e Stefania Mele.
A Palazzo di Città, visto il grande successo di pubblico,
proroga della mostra "Steve McCurry. ICONS" sino al 31 marzo. La
mostra, curata da Biba Giacchetti, sbarca per la prima volta in
Sardegna con 100 scatti che raccolgono il meglio della vasta
produzione del grande fotografo americano esponendo i vari
aspetti della sua straordinaria attività ormai quarantennale.
Al Museo d'Arte siamese "Stefano Cardu"
Il gioiello d'Oriente nel cuore più antico della città di
Cagliari, l'esposizione della preziosa collezione di oggetti
d'arte provenienti dall'Estremo Oriente.
Trasferita per essere salvata dai bombardamenti durante la
Seconda guerra mondiale nelle grotte dei Giardini Pubblici, la
collezione fu riordinata dall'orientalista Gildo Fossati e
esposta nella Galleria Comunale d'Arte fino al 1981 per poi
essere ospitata in via definitiva nella parte più alta della
Cittadella dei Musei.
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