/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Precari, "no a decreto scuola 2019"

Precari, "no a decreto scuola 2019"

Protesta a Sassari, "rischia di creare moltitudine di esodati"

SASSARI, 17 gennaio 2020, 18:34

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Striscioni, megafoni e slogan per dire 'No' al Decreto scuola 2019 che, a detta degli insegnanti precari sardi, rischia di dare il colpo di grazia alle speranza di stabilizzazione e di lavoro dei docenti. Un centinaio di precari si sono presentati a Sassari, davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale al grido di "precariato crimine di Stato". A chiamare a raccolta gli insegnanti costretti da sempre nel limbo dei contratti a termine, delle supplenze e delle chiamate a progetto, sono stati i 'Coordinamenti dei precari della scuola autoconvocati'.

"Il decreto si sta rivelando come un 'ammazza precari' che rischia di creare una moltitudine di esodati", spiegano i portavoce del Coordinamento, Maria Grazia Del Giudice e Andrea Faedda. "La Sardegna si troverà ancora una volta penalizzata e delle attuali 5mila cattedre vacanti nell'Isola, una gran parte sarà assegnata quasi certamente a docenti non sardi". Il coordinamento, in vista dello sciopero del 14 febbraio, propone diverse soluzioni per correggere il decreto. Una di queste prevede percorsi di abilitazione riservati ai precari della scuola in Sardegna, sulla base delle leggi regionali che permettano di utilizzare la residenza nell'isola come criterio per l'accesso ai concorsi della pubblica amministrazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza