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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Puglia
"A fronte delle difficoltà di
bilancio della sanità pugliese evidenziate dal governo
regionale, e fronte dei primi provvedimenti adottati - dal
blocco delle assunzioni alla sospensione di alcune prestazioni -
crediamo che la Regione debba convocare immediatamente gli
'Stati Generali della Sanità'. Tutte le rappresentanze politiche
e istituzionali devono assumersi la responsabilità di trovare
soluzioni per impedire che le scelte finiscano per creare
ulteriore disagio ai cittadini pugliesi. Al danno si
aggiungerebbe la beffa". È quanto afferma il segretario generale
della Cgil Puglia, Pino Gesmundo.
"Nella situazione in cui versa la sanità pugliese, questa di
fatto non garantisce ai suoi cittadini - evidenzia il
sindacalista - il diritto universale alla salute sancito
dall'articolo 32 della Costituzione; di contro si paventano
aumenti della tassazione per rispondere ai buchi di bilancio
sanitari. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo da
subito, ma chi ha sbagliato liberi il campo. Se qualcuno non è
stato in grado di gestire, si faccia da parte. Si individuino le
responsabilità al più presto". "Se leggiamo di spesa
farmaceutica fuori controllo, presidi ospedalieri e dispositivi
sanitari con costi spropositati, mancanza di programmazione e
controlli adeguati - conclude il segretario generale della Cgil
Puglia - intuiamo che c'è stato chi per rispondere alle lobby e
agli interessi di pochi ha mandato in tilt l'intero sistema
sanitario. Allora siano questi a pagare, non si scarichino le
responsabilità sui lavoratori dell'intero sistema sanitario
anch'essi vittima di un sistema fuori controllo, non sui
cittadini costretti a ricorrere a servizi a pagamento, quelli
che possono permetterselo, gli altri senza diritto alla
prevenzione o cura. È il momento delle scelte coraggiose, di un
confronto vero con tutte le rappresentanze sociali; altrimenti
torneremo in piazza finché non ci saranno risposte e azioni
adeguate".
In collaborazione con CGIL Puglia
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