A poche settimane dalla nomina
Alfonso Pisicchio, leader di Senso civico, lascia l'Arti,
l'agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione. Sarebbe
stato lo stesso Pisicchio, politicamente vicino al governatore
Michele Emiliano di cui è stato anche assessore regionale nella
scorsa legislatura, a presentare le dimissioni. La Giunta
regionale ha, quindi, nominato commissario straordinario Cosimo
Elefante, dirigente regionale, Rtd (Responsabile della
transizione al digitale) della Regione Puglia.
Pisicchio nel 2020 fu indagato per corruzione nell'ambito di
una inchiesta della procura di Bari su presunte promesse di
assunzioni in cambio di voti. Fu lui stesso a comunicarlo
dicendo di avere ricevuto dalla guardia di finanza "la notifica
di un avviso di garanzia" e di aver "fornito da subito" la sua
"totale disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti",
aggiungendo che i "fatti oggetto di indagine" non riguardavano
"affatto" la sua "attività istituzionale".
Pisicchio chiarisce che la decisione di lasciare l'Arti non
ha a che fare con "nessuna scelta politica o connessa a
qualsivoglia dietrologia, che pure immagino abbonderà nei
prossimi giorni, ma non importa". Ma "dipende innanzitutto dal
compimento di fatto del mio incarico di commissario
straordinario, volto sin dall'inizio a predisporre le modifiche
statutarie necessarie all'iter di istituzione della nuova
agenzia, ai fini dell'integrazione delle attuali competenze con
quelle relative all'innovazione tecnologica". "In secondo luogo
- conclude - il mio desiderio di dedicarmi a tempo pieno alla
mia carriera accademica e ai miei studenti quale docente
dell'Accademia di Belle Arti di Bari".
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