Il progetto socio-riabilitativo
della serra comunale Orti Felici di Umbertide è oggetto di
studio del centro di ricerca learning science hub del
dipartimento di studi umanistici dell'Università di Foggia
perché ritenuto "tra le esperienze virtuose di diverse
associazioni ed enti riconoscibili a livello nazionale per il
loro impegno sul tema inclusione". Lo ha reso noto l'Usl Umbria
1.
Con l'obiettivo di approfondire l'attività che viene fatta
all'interno della struttura, Giusi Antonia Toto, professoressa
ordinaria di didattica e pedagogia speciale dell'Ateneo
pugliese, e Marco di Furia, dottorando di ricerca in
neuroscience and Education, sono arrivati in Umbria per
visitarla. Ad accoglierli Daniela Felicioni, direttore del
distretto dell'Alto Tevere, e Diego Simonetti, assistente
sociale e referente area disabili adulti Distretto Alto Tevere.
Il progetto Orti Felici ha ampliato il ventaglio dell'offerta
di servizi già presenti per l'area della disabilità e favorito
la promozione della cultura dell'inclusione e di contrasto
dell'emarginazione. All'interno della serra, gli ospiti del
centro socio-riabilitativo "Arcobaleno" - con varie forme di
disabilità e sulla base di progetti personalizzati elaborati
dall'equipe multidisciplinare Usl Umbria 1 - assieme ad un
gruppo di educatori della cooperativa Asad svolgono
quotidianamente attività di agricoltura sociale, dalla semina
alla gestione e raccolta dei prodotti, oltre alla manutenzione
degli spazi e dell'area adibita a parco giochi in una logica di
riqualificazione e sviluppo dell'area stessa.
Mediante l'attivazione di tali percorsi - prosegue la nota - è
stata data una "risposta concreta nell'attivazione di progetti
socio-riabilitativi/occupazionali e, allo stesso tempo, è stato
possibile creare nuove sinergie con il territorio e con le varie
realtà associative a dimostrazione del fatto che laddove i
servizi riescono a creare un sistema di intervento efficace,
centrato sul valore e sulla dignità della persona, il tessuto
sociale risponde positivamente".
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