(ANSA) - BARI, 31 MAR - Quattro delle oltre 200 armi e
munizioni, anche da guerra, sequestrate ad aprile 2021 nel
deposito sotterraneo di una villa di Andria e ritenute in gran
parte di proprietà dell'ex giudice barese Giuseppe De Benedictis
sarebbero state cedute al magistrato da sei poliziotti del
nucleo artificieri della questura di Bari. Ai sei poliziotti,
due in pensione e quattro in servizio, la Procura di Lecce ha
notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari
per i reati, a vario titolo contestati, di falso in atto
pubblico, peculato, detenzione e cessione di armi clandestine,
aggravati dall'aver agito nell'esercizio delle funzioni
istituzionalmente ricoperte.
L'ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis si trova attualmente
ai domiciliari per la condanna in primo grado a 12 anni e 8 mesi
relativa alle accuse di traffico e detenzione di armi, esplosivi
e ricettazione. Stessa misura restrittiva era stata inflitta per
un'altra condanna in primo grado, a 9 anni e 8 mesi, per quatto
presunti episodi di corruzione in atti giudiziari relativi a
tangenti ottenute in cambio di scarcerazioni. Per queste ultime
accuse nei giorni scorso la Corte d'Appello di Lecce ha revocato
gli arresti domiciliari.
A incastrare i sei poliziotti ci sarebbero le dichiarazioni
dell'ex giudice e il contenuto di intercettazioni ambientali e
telefoniche. Stando agli accertamenti della squadra mobile di
Bari, coordinati dal pm di Lecce Alessandro Prontera, in tre
diverse occasioni - tra il 2015 e il 2021 - i sei poliziotti
avrebbero falsificato i verbali di rottamazione delle armi e
relativa distruzione delle cartucce, dichiarando di aver reso
mitragliette e pistole inutilizzabili, ma le avrebbero mantenute
integre per poi cederle a De Benedictis. (ANSA).
Consegnarono armi ad ex gip, sei poliziotti indagati
Sono agenti del nucleo artificieri della questura di Bari
