Frizioni, mal di pancia e lotte
interne: il gruppo del Pd nel Consiglio regionale pugliese è
spaccato e il capogruppo Filippo Caracciolo ha deciso di
convocare una riunione per "mettere la parola fine, in un modo o
nell'altro, a questa situazione". In particolare, Caracciolo
critica i "continui attacchi al presidente Emiliano". "L'attacco
pressoché ormai quotidiano da parte di consiglieri di
maggioranza e del Partito democratico in particolare è
intollerabile", dice Caracciolo. "Subiamo - prosegue - da anni
il fuoco amico, ma evidentemente le delusioni elettorali
personali hanno acuito i mal di pancia e quindi si è pensato
bene di alzare il tiro nei confronti del governatore e
dell'intera maggioranza". "Troppo comodo - critica - fare
l'opposizione stando in maggioranza".
"Il riconoscimento - prosegue - che appena due anni fa i
pugliesi hanno dato a Michele Emiliano e al buon lavoro svolto
nei suoi primi cinque anni di Governo alla Regione Puglia
evidentemente non è mai stato digerito, neanche da chi oggi si
ritrova in Consiglio regionale proprio grazie al grande successo
del nostro presidente. Si sa, la gratitudine non esiste. Con
questo non voglio dire che il dibattito interno, soprattutto su
tematiche estremamente delicate, non debba esserci, anzi è
auspicabile. Ma qui siamo oltre il dibattito". "Il presidente -
evidenzia - fa bene ad andare avanti e a non curarsi di loro,
forte del consenso dei pugliesi. Ma in qualità di capogruppo del
Partito democratico non lo accetto". Caracciolo non li cita
esplicitamente, ma negli ultimi giorni tra i più critici nei
confronti dell'azione di governo sono stati Fabiano Amati,
Ruggiero Mennea, Donato Metallo.
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