Plauso unitario dei sindacati dei
commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Unagraco, Sic,
Ungdcec e Unico) per "le recenti posizioni assunte da tutti i
rappresentanti della nostra categoria, e da ultimo anche dal
Consiglio nazionale - con la nota contenente le osservazioni
critiche alla circolare del ministero della Giustizia del 20
gennaio - su temi per i quali da anni ci battiamo senza avere
mai ricevuto adeguate risposte dalle Istituzioni", visto che "le
storture del nuovo Albo dei gestori della crisi d'impresa,
istituito presso il ministero della Giustizia, a nostro avviso,
sono soltanto l'ultima tappa di un processo in campo da anni,
volto a svuotare di contenuto le professioni ordinistiche e, in
particolare, quella dei commercialisti". Lo si legge in una nota
delle associazioni, che evidenziano come il Ministero "deteneva
già il farraginoso Albo degli amministratori giudiziari, diviso
in due sezioni, quella ordinaria e quella degli esperti in
gestione di aziende" e nell'imminente attesa dell'avvio
dell'Albo previsto dei gestori della crisi, "con provvedimento
direttoriale dell'agosto 2022, è stata istituita la Banca dati
dei professionisti interessati a svolgere, incarichi di
commissario liquidatore, commissario governativo e liquidatore
di enti cooperativi su mandato del ministero dello sviluppo
economico Il paradosso è che sono stati creati 5 elenchi/albi ed
una Banca dati per attività già svolte comunemente dai
commercialisti, o evoluzioni di attività già nel patrimonio
professionale della categoria", si sottolinea. "Siamo
assolutamente favorevoli ai percorsi formativi qualificanti
sulle singole novità legislative, ma le competenze
giuridico-economiche vanno riconosciute una volta per tutte", e
perciò, ipotizzano i sindacati, "creare delle sezioni di
commercialisti specializzati, dentro il nostro Albo e non fuori,
consentirebbe di poter dire al Legislatore che, per svolgere
tutte le funzioni prima citate, basterà essere commercialista e
poi saranno gli Ordini (sotto la regia del Consiglio nazionale)
a curare l'iscrizione alla sezione specialistica dell'Albo, a
verificarne i requisiti, ad erogare la formazione, o a
verificare l'esperienza", termina la nota.
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