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CRV - Ciambetti: "La chiusura delle frontiere rischia di affossare il nostro turismo"
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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
il governo deve muoversi con Germania, Francia, Austria e Svizzera
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Coronavirus - Ciambetti: "La chiusura delle frontiere rischia di affossare il nostro turismo e di colpire l'economia: il governo deve muoversi con Germania, Francia, Austria e Svizzera"
(Arv) Venezia 13 mag. 2020 - “Se verranno confermate le dichiarazioni del ministro tedesco Horst Seehofer, secondo il quale è troppo presto per aprire la frontiere con Italia e Spagna, per la nostra regione e per l’intera nazione si prospetta uno scenario estremamente pesante” Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto non nasconde le sue preoccupazioni “per le decisioni assunte da Francia, Austria e Svizzera che terranno chiuse causa Covid-19 le frontiere con il nostro Paese come ha spiegato il ministro Seehofer che nei fatti conferma quanto dichiarato dalla ministra austriaca al Turismo, Elisabeth Koestinger, la quale ha prospettato a radio Orf la riapertura imminente dei confini verso la Repubblica Ceca, Slovacchia e ovviamente Germania ma non con l’Italia e la Spagna” ”Mi auguro – ha proseguito Ciambetti – che l’andamento positivo dell’epidemia registrato da Veneto, Friuli e nelle province di Trento e Bolzano possa contribuire a sgombrare ogni dubbio nelle autorità austriache e tedesche, oltre che francesi e svizzere e spero che il governo italiano si attivi immediatamente per salvaguardare gli interessi nazionali e la nostra economia. Penso innanzitutto, ma non solo, al turismo che rappresenta direttamente più del 5 per cento del Pil nazionale con il 6 per cento dell’intera quota di occupati. La mancata riapertura delle frontiere in questa fase delicata, con giugno alle porte, rischia di trasformare la stagione estiva in un incubo per migliaia di operatori. Il calo della domanda era previsto, ma il ritardo dell’apertura delle frontiere potrebbe bloccare quella quota di mercato che era intenzionata a ritornare in Veneto e in Italia”.
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