Conclusi i 17 incontri
pubblici in tutto l'Alessandrino è conto alla rovescia per la
mobilitazione di domani nel capoluogo contro la realizzazione
del Deposito nazionale di rifiuti radioattivi. Le cinque aree
indicate come idonee per il Piemonte sono AL8 (Alessandria,
Castelletto Monferrato, Quargnento), AL14 (Fubine e Quargnento),
AL3 (Alessandria e Oviglio); AL1 (Bosco Marengo e Novi Ligure),
AL13 (Castelnuovo Bormida e Sezzadio).
"Siamo soddisfatti per la partecipazione agli appuntamenti di
queste settimane ma - sottolinea Enrico Bussalino, presidente
della Provincia - ancora più importante è partecipare domani".
Il corteo parte da viale della Repubblica per snodarsi tra le
vie del centro, terminando in piazza della Libertà, davanti a
Palazzo Ghilini, sede di Provincia e Prefettura.
Alle voci del no si uniscono quelle dei commercianti. Domani
le attività cittadine esporranno la locandina della
manifestazione. "Oltre ai seri rischi ambientali - rimarcano
Vittorio Ferrari e Michela Mandrino, presidenti Confcommercio e
Confesercenti - forte è la preoccupazione per l'attività di
promozione del territorio e della sua immagine che, da anni,
pubblico e privati stanno portando avanti per incrementare il
turismo. Promozione e immagine che con il Deposito sarebbero
fortemente compromesse".
Per ribadire no c'è anche la matita del vignettista acquese
Gabriele Barrocu, immaginando con ironia le ragioni "che hanno
portato a individuare i cinque siti come idonei a ospitare la
discarica, tutti sulla seconda più grande falda acquifera del
Piemonte, in grado di dare da bere a 250.000 persone. Zone
densamente abitate, interessate da dissesto idrogeologico,
rischio alluvionale e industriale, con una storia pregressa di
inquinamento e malattie".
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