"Il piano da 5 miliardi per
l'Italia, lanciato nel 2019, è in fase di implementazione,
stiamo continuando a investire sul futuro. Il piano al 2030 è in
fase di sviluppo, verrà condiviso con fornitori, parti sociali e
governo nel momento della maturazione. È un piano a step che
stiamo condividendo con la trasparenza necessaria". Lo ha
affermato Davide Mele, deputy della regione Europa di
Stellantis, al convegno sull'auto organizzato dalla Fim Cisl a
Torino.
"Stellantis ha le conoscenze per essere leader, non follower.
Stiamo procedendo in modo serrato per prendere decisioni
concrete da portare a termine il più rapidamente possibile", ha
spiegato Mele che ha ricordato gli investimenti annunciati pari
a 30 miliardi da qui al 2025 a livello globale per
l'elettrificazione. Mele ha parlato anche della crisi
microchip che ha costretto Stellantis a fermate produttive delle
fabbriche. "Stiamo mettendo l'attenzione massima per individuare
le azioni da mettere in piedi, ma non si trova una soluzione da
un giorno all'altro. Stiamo lavorando 24 ore al giorno ma
dobbiamo gestire la contingenza temporanea, dobbiamo adattare la
nostra competitività allo stato attuale della fornitura.
Nonostante tutto questo continuiamo nel nostro impegno di
investimenti e raggiungimento degli obiettivi della fusione".
I lavori sono stati aperti dal segretario nazionale della Fim
Ferdinando Uliano. "Ci aspettiamo una immediata convocazione
del governo del tavolo di Stellantis presso il Mise.
Parallelamente, pensiamo che il presidente del Consiglio Mario
Draghi debba intervenire direttamente sull'azienda, perché anche
il Governo Italiano deve far pesare gli interessi del nostro
Paese nel gruppo", ha affermato.
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